Vai al contenuto

22 marzo 1963: esce sul mercato inglese Please Please Me, album d’esordio dei Beatles

  • di

22 MARZO 1963: ESCE SUL MERCATO INGLESE PLEASE PLEASE ME, ALBUM D’ESORDIO DEI BEATLES

THE BEATLES PLEASE PLEASE ME - THE BEAT CIRCUS CUNEO

L’album d’esordio dei Beatles, pubblicato in Inghilterra il 22 marzo 1963, fu registrato nello Studio n 2 di Abbey Road (Londra) nel corso di una seduta interminabile, lunedì 11 febbraio 1963. Il loro produttore George Martin (da molti definito il Quinto Beatle) fu sorpreso dalla resistenza del gruppo che continuò ad incidere molto più a lungo di quanto avessero previsto, saltando anche la pausa pranzo: l’esperienza Amburghese, con concerti massacranti (279 serate: alla faccia di chi sostiene che i Beatles non fecero la gavetta… ) dalla durata media di 6 ore nelle notti della Reeperbahn a San Pauli di Amburgo  nei locali  Indra Club (48 serate), Kaiser-Keller (58 serate), Top Ten Club (98 serate) e Star-Club (75 serate), aveva sicuramente forgiato la tempra e contribuito a definire lo stile musicale di John, Paul e George (Ringo si sarebbe aggiunto ai tre solamente nell’ agosto del 1962 in sostituzione allo sfortunato Pete Best, primo batterista dei Beatles).

La seduta di registrazione dell’11 febbraio, che era proseguita per l’intera giornata, costò 400 sterline, fu prodotta da George Martin, coadiuvato dal tecnico del suono Norman Smith e dal secondo tecnico del suono Richard Langham. La sera, quando fecero finalmente una pausa per andare in mensa, George Martin potè annunciare che avevano bisogno di un ultimo pezzo per completare il 33 giri: i quattro ragazzi optarono per “Twist And Shout”, brano composto da Phil Medley e Bert Berns sotto lo pseudonimo di Bert Russel, e portato al successo negli U.S.A. nel 1962 dagli Isley Brothers. Alle ore 22.00, dopo aver registrato per tutto il giorno, la voce di John Lennon era stata messa duramente alla prova, anche come conseguenza di un fastidioso raffreddore,  così succhiò delle caramelle e cantò il brano tutto d’un fiato per due volte. La prima fu quella scelta per l’album: come si suol dire “Buona la prima!!!”. Se si ascolta con attenzione la versione del 33 giri di “Twist And Shout” si può notare al termine della registrazione uno “YEAH!!!” urlato in sottofondo da un  euforico McCartney consapevole di avere appena registrato un pezzo che sarebbe di fatto entrato nella storia della musica.

Il gruppo incise per questo LP 14 brani di cui 8 erano composizioni originali (McCartney – Lennon) e 6 cover di altri autori che facevano parte del repertorio Live di quel periodo dei quattro ragazzi di Liverpool. Fatta eccezione per “Love Me Do” e “P.S. I Love You” (registrate l’ 11 settembre 1962 e pubblicate come primo singolo dei Beatles il 5 ottobre 1962 su Parlophone R4949) e “Please Please Me” e “Ask Me Why” (registrate il 26 novembre 1962 e pubblicate come secondo singolo dei futuri Fab Four l’11 gennaio 1963 su Parlophone R 4983) le altre dieci canzoni furono tutte registrate in quello storico 11 febbraio 1963:

LATO A

1) –  I Saw Her Standing There (McCartney – Lennon) – 2:55

2) –  Misery (McCartney – Lennon) – 1:50

3) –  Anna (Go To Him) (Arthur Alexander) – 2:57

4) –  Chains (Gerry Goffin – Carole King) – 2:26

5) –  Boys (Luther Dixon – Wes Farrel) – 2.27

6) –  Ask Me Why (McCartney – Lennon) – 2:27

7) –  Please Please Me (McCartney – Lennon) – 2:03

 

LATO B

1) –  Love Me Do (McCartney – Lennon) – 2.22

2) –  P.S. I Love You (McCartney – Lennon) – 2:05

3) –  Baby It’s You (Hal David – Burt Bacharach – Barney Williams) – 2:38

4) –  Do You Want To Know A Secret (McCartney – Lennon) – 1:59

5) –  A Taste Of Honey (Ric Marlow – Bobby Scott) – 2:05

6) –  There’s  A Place (McCartney – Lennon) – 1:52

7) –  Twist And Shout (Bert Russell – Phil Medley) – 2:33

 

 

CURIOSITA’:

L’album d’esordio dei Beatles rappresentò nel 1963 una grande novità sul mercato discografico. Gli artisti dell’epoca erano infatti soliti pubblicare le loro uscite in formato 45 giri (i famosi singoli, due canzoni, una per lato) e successivamente pubblicare un LP (Long Playing) o 33 giri che altro non era che una raccolta di canzoni già uscite precedentemente su 45 giri. I teen ager dell’epoca avevano scarse disponibilità finanziarie per cui il formato 45 giri (più economico) era sicuramente un bene di consumo di più facile accesso rispetto al più costoso Lp . All’epoca solitamente gli album in 33 giri erano  pubblicati da artisti destinati ad un pubblico più maturo (… e facoltoso), basti pensare a Frank Sinatra e ad Ella Fitzgerald. Per la prima volta un gruppo musicale inglese riversava su un album solo ben 14 canzoni (7 per lato) rispetto alle solite 12, ed inoltre non conteneva solamente delle cover di brani di successo già registrati in U.S.A., bensì anche 8 composizioni originali!!! Se oggi sembra una cosa scontata, all’epoca non lo era affatto. Anche da questo punto di vista i Beatles furono i precursori di un modo di produrre, confezionare e vendere musica che da li a pochi anni avrebbe di fatto spianato la strada al prolifico rock-pop inglese.

In Italia l’album uscirà il 26 novembre 1963, lanciando di fatto i Beatles nel nostro Paese. Pur contenendo le stesse 14 canzoni della versione inglese l’album si intitolerà semplicemente The Beatles e fu distribuito dalla casa discografica Parlophon (senza la e finale!!!), etichetta distribuita dalla Carisch, con numero di catalogo  PMCQ 31502.  Il disco avrà un buon risultato nelle vendite, raggiungendo a gennaio del 1964 il sesto posto nella nostra classifica e rimanendoci per più di tre mesi.

La copertina fu opera del fotografo Angus McBean e ritrae i Beatles che si sporgono dalla ringhiera della tromba delle scale della sede della EMI a Londra presso Manchester Square. Fu, come le successive copertine dei Fab Four, molto copiata da altri artisti. Nel 1973 la EMI pubblicò le due famose raccolte The Beatles 1962-66 (Album Rosso) e The Beatles 1967-70 (Album Blu) . La copertina dell’Album Rosso era la stessa dell’album Please Please Me mentre quella dell’Album Blu ritraeva i Beatles nello stesso luogo sei anni dopo lo scatto originario di Angus McBean del 1963 ed avrebbe dovuto essere utilizzata per la copertina del progetto Get Back del 1969, ovvero un Album che avrebbe dovuto sancire un ritorno al rock’n’roll delle origini del gruppo per cercare di riappacificare gli animi turbolenti e le discordie dei quattro Beatles. Il progetto fu presto abbandonato ed il materiale  inizialmente registrato in modo confusionario e senza entusiasmo per il progetto Get Back confluì nell’Album Let It Be, il canto del cigno dei Fab Four, pubblicato nel maggio 1970.  Tra i due scatti eseguiti da McBean trascorsero solamente sei anni: è impressionante osservare le differenze di immagine dei Beatles del 1963 con quelli del 1969, per non dire ovviamente dell’evoluzione della loro musica: in otto anni di carriera (1962-1970) i Beatles hanno contribuito ad un cambiamento radicale nella cultura e nella musica e della società.

Solamente sull’album di esordio dei Beatles le canzoni sono accreditate come “McCartney-Lennon“. In tutti gli altri album l’ordine degli autori è invertito in “Lennon-McCartney“. Ancora oggi Paul rivendica che le proprie composizioni ai tempi dei Beatles vengano accreditate come “McCartney-Lennon“. Un accordo tra Paul e John prevedeva che tutte le canzoni composte dai due artisti, anche se in completa autonomia, avrebbero dovuto essere accreditate come “Lennon – McCartney” fintanto che i due artisti avrebbero fatto parte dei Beatles. Accordo che comunque fu rispettato da ambo gli artisti nonostante le discordie degli ultimi mesi, basti pensare a “Give Peace A Change” registrata da John Lennon e Yoko Ono il 1° giugno 1969 nella stanza numero 1742 del Queen Elizabeth Hotel di Montreal durante il famoso Bed In e pubblicata a nome della Plastic Ono Band il 4 luglio 1969 come singolo “Give Peace A Change” / “Remember Love”  per la Apple ( n° catalogo Apple 13), anch’essa accreditata “Lennon-McCartney” benchè il contributo di Paul fosse nullo ed anche in considerazione all’importanza che questa canzone avesse in quel preciso momento per John.

Di seguito la versione di “Please Please Me” contenuta nell’album omonimo dei Beatles, nella sua semplicità una canzone epocale… la Beatlemania è agli arbori… e dopo 55 anni continua ad affascinare e ad emozionare:

https://www.youtube.com/watch?v=vv3uLMhyHi0

 

BIBLIOGRAFIA:

Beatles: Otto Anni Ad Abbey Road“, Mark Lewisohn, 1990, Arcana Editrice Srl, Milano;

La Grande Storia Dei Beatles“, Mark Lewisohn, 1996, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze;

The Beatles. Atlanti Musicali Giunti“, esare Rizzi, 2002, Giunti Editore S.p.A., Firenze;

Beatles Ad Amburgo”: Le Storie, La Scena E L’Inizio Di Tutto“, Spencer Leight, 2011, Arcana Edizioni Srl, Roma;

The Beatles: La Musica E Il Mito. Guida Illustrata Alla Discografia“, P. Dogget, P. Humphries, 2012, Arcana, Lit Edizioni, Roma.