Vai al contenuto

1° agosto 1971: “Concert For Bangladesh” primo concerto benefico della storia

  • di

 

1° AGOSTO 1971: “CONCERT FOR BANGLADESH” PRIMO CONCERTO BENEFICO DELLA STORIA

THE CONCERT FOR BANGLA DESH GEORGE HARRISON - THE BEAT CIRCUS CUNEO

 

Il Concerto Per Il Bangladesh, il progetto più ambizioso della carriera solista di George Harrison, realizzato quasi un anno dopo lo scioglimento dei Beatles, il primo di agosto del 1971, fece supporre ad una reunion del quartetto di Liverpool vista la straordinarietà dell’evento, ma (purtroppo) non fu così.

Ravi Shankar, maestro di sitar e di cultura indiana di George, sconvolto dai terribili eventi che accadevano nel Suo Paese, si rivolse  al suo allievo per trovare un modo di aiutare i profughi. La guerra civile in Pakistan, con il settore occidentale che lottava contro quello orientale, che si era proclamato nazione del Bangladesh, aveva provocato l’esodo di dieci milioni di profughi in India; un milione di persone erano morte di malattie o di fame e c’erano innumerevoli bambini orfani. Ravi aveva in mente un concerto di dimensioni modeste, con il quale aveva sperato di raccogliere una cifra intorno alle 25.000 sterline. George ancora una volta dimostrò le Sue capacità imprenditoriali, mirando ad un concerto ambizioso e brillante, che avrebbe prodotto un set di tre album ricordo, uno special televisivo ed un film. L’idea era di ricavare quasi 15 milioni di sterline per il tormentato paese del Bangladesh.

George cominciò subito a contattare gli amici musicisti e passò tutto giugno e parte di luglio 1971 facendo telefonate. Durante una visita a Disneyland con Peter Seller e Ravi Shankar, propose a Peter Seller di fare il presentatore dell’evento. Tuttavia, dal momento che l’attore era impegnato nella fase di post-produzione di Oltre Il Giardino , fu lo stesso George ad assumere questo compito. Mick Jagger si era appena stabilito in Francia e non riusciva ad ottenere in tempo un visto. George decise di tenere il concerto in un posto che gli consentisse la massima esposizione e scelse il Madison Square Garden di New York e la data fu domenica 1°  agosto 1971. I Beatles avevano suonato insieme per l’ultima volta in pubblico al Candlestick Park di San Francisco il 29 agosto 1966 ed era possibile che George tentasse di riunirli per il concerto. Ringo, che stava girando Blindman in Spagna, fu uno dei primi ad essere contattato da George ed accettò subito di partecipare. Anche John Lennon accettò di prendere parte al concerto, ma, quando arrivò, al suo fianco c’era l’onnipresente Yoko Ono. Quando George cercò di spiegargli tranquillamente che sul palco era richiesta solo la presenza di John e non la sua, lei si infuriò. Yoko fece una tale scenata a John che si scatenò un violento litigio. Gli occhiali di John si ruppero, lui la piantò in asso e corse all’aereoporto a prendere il primo volo per l’Europa: andò a finire a Parigi. Yoko aveva sognato di partecipare al concerto e voleva che New York diventasse la loro nuova residenza. Dopo pochi giorni si erano entrambi calmati; si trovarono a Tittenhurst Park, ma solo per lasciare l’Inghilterra il mese dopo e stabilirsi stabilmente in U.S.A..

 Paul riteneva che i Beatles si erano separati da troppo poco tempo e pensò che non aveva senso che una delle loro prime mosse fosse tornare insieme dinuovo. Disse che avrebbe accettato soltanto se gli altri tre avessero ritirato la causa intenta contro di lui, provocata dalla sua intenzione di giungere ad una dissoluzione legale dei Beatles. Da parte loro, in quel momento, una simile richiesta era inaccettabile.

Ci sarebbero stati due concerti quella sera di agosto nello stadio da 20.000 posti ed i biglietti furono esauriti sei ore dopo l’apertura dei botteghini. Il Concert For Bangladesh fu l’unica apparizione di Eric Clapton in un lungo periodo di assenza dalle scene. Aveva smesso di suonare in pubblico l’anno precedente e non si sarebbe esibito di nuovo prima del 1973. Il problema, come noto, era la sua dipendenza dalle droghe pesanti. Quando arrivò a New York mandò la sua ragazza, Alice Ormsby-Gore, figlia dell’ex-ambasciatore britannico, in giro per la strada a cercargli dell’eroina. Eric stava veramente male la sera prima del concerto e non partecipò alle prove che si svolsero sulla 57 th Street West. C’era Jesse Ed Davis pronto, come sostituto di Clapton. Allen Klein fece in modo che il dottor William Zahm lo curasse e per quel giorno riuscì a salire sul palco.

Il concerto cominciò quando George presentò Ravi Shankar, il quale iniziò un entusiasmante set di musica indiana: Ravi al Sitar, accompagnato da Ali Akbar al Sorod, Alla Rakha al Taba e Kamala Chakravarty al Tamboura. Poi un barbuto George entrò in scena vestito di bianco, con una camicia arancione e cominciò con “Wah Wah”. Con lui c’erano Ringo Starr alla batteria, Eric Clapton alla chitarra solista, Leon Russel al pianoforte, Billy Preston alle tastiere, Jesse Ed Davis alle chitarre elettriche, Jim Horn che dirigeva un gruppo di ottoni, Jim Keltner alla batteria. Klaus Voorman al basso, Claudia Linnear che dirigeva un coro gospel di nove elementi e tre elementi dei Badfinger alle chitarre acustiche. L’ensemble suonò: “My Sweet Lord”, “Awaiting On You All”,”Beware Of Darkness”,” That’s The Way God Planned It” (con esibizione di Billy Preston), “It Don’T Come Easy” (esibizione di Ringo), “Jumpin’ Jack Flash”/”Young Blood” (esibizione di Leon Russel), “While My Guitar Gently Weeps”   (con geniale assolo di Eric Clapton), “Something”,” Here Comes The Sun”. Poi George presentò Bob Dylan  dicendo: “Vorrei presentarvi un amico di tutti noi: Bob Dylan!”. Anche Dylan portava la barba, indossava i jeans ed un giacchetto di velluto.  Cominciò con “A Hard Rain’S Gonna Fall” e proseguì con “Mr Tambourine Man”,” Blowin’ In The Wind”,” It Takes A Lot To Laugh”,”It Takes A Train To Cry” e “Just Like A Woman”. Nell’ultimo brano si unirono George alla chitarra slide, Ringo al tamburello e Russel al basso. George terminò il set con un’esecuzione del brano “Bangladesh”.

Ci fu una festa dopo il concerto, tra gli ospiti c’erano gli Who ed i Grand Funk Railroad. Il canale televisivo Cbs mandò in onda un filmato del concerto, dal quale venne tratto anche un film diretto da Saul Swimmer e distribuito dalla  20 th Century Fox. La première  di quest’ ultimo avvenne l’anno successivo, il 23 marzo del 1972 a New York. George aveva lavorato con il regista del film mettendo insieme i pezzi più belli di entrambi i concerti e lo stesso Bob Dylan era stato coinvolto nel montaggio, mediante il quale da quattro ore di riprese vennero tratti i 90 minuti del film. Inizialmente venne trasmessonelle maggiori 13 città degli U.S.A. con un apellicola da 70mm ed il sonoro registrato su 6 piste. Ci fu anche una versione in pellicola da 35 mm ed il sonoro a 4 piste, approntata per una distribuzione più capillare. Il film venne proiettato in antemprima al DeMile Theatre di New York e tra gli invitati famosi c’erano John e Yoko, Jerry Rubin e Nino Tempo; John uscì dal teatro a metà dell’esibizione di Dylan.

Quello che può essere considerato il primo dei leggendari concerti rock di beneficienza, venne rovinato dall’intransigenza degli addetti alle tasse che insistettero per avere il loro tornaconto, nonostante il valore della causa. Le case discografiche avevano rinunciato alle loro royalty, ma sia il governo britannico che quello americano tassarono pesantemente l’evento. George commentò: “I responsabili della legge e del fisco non ci aiutano.  Fanno in modo che valga la pena di fare nulla di decente”. George fece pressioni in Gran Bretagna ed ebbe anche un incontro di due ore, organizzato per lui dal ministro Jeffrey Archer, co Patrick Jenkins, un sottosegretario alle Finanze del Governo. Nonostante la sincerità con cui George presentò la situazione degli innocenti che soffrivano in Bangladesh e l’urgenza del loro bisogno di aiuto, le sue argomentazioni si scontrarono con l’ottusa burocrazia. Jenkins fu irremovibile e rifiutò di ritirare la richiesta d’imposta. “Forse preferite che me ne vada dall’Inghilterra, come praticamente tutte le altre importanti pop star britanniche, portando i miei soldi con me?” disse George. “Questo signoreè,naturalmente, a sua totale discrezione” rispose Jenkins. Naturalmente amareggiato da questo  atteggiamento ostinato, George pagò personalmente un assegno di un milione di sterline alle autorità fiscali.

Nacquero delle difficoltà anche con l’album triplo, perché i commercianti di dischi lo facevano pagare di più ed intascavano il denaro. L’Unicef riuscì a ricevere un primo assegno di 243.418,50 sterline, i proventi del concerto stesso, ma ci vollero quasi dieci anni per raccogliere il resto dei soldi, che sarebbero stati necessari con urgenza; furono anche mosse delle accuse ad Allen Klein per la sua gestione finanziaria dell’operazione, accuse contro le quali avviò una causa che poi ritirò.

CURIOSITA’

–          Essendo stato messo al corrente dall’amico Ravi Shankar a proposito della gravità delle condizioni  delle popolazioni del Bangladesh, George Harrison organizzò in fretta un evento senza precedenti: un concerto di beneficenza con la partecipazione di varie rock star. L’impegno profuso da Harrison nell’organizzazione in prima persona dell’evento fu enorme e frenetico;

–          Il concerto, l’album e il film ricavato, furono un enorme successo. Bob Geldof ha dichiarato che il concerto per il Bangladesh fu il pioniere dei concerti di beneficenza, compreso il Live Aid da lui organizzato;

–          Nel tempo molti altri personaggi hanno elogiato il ruolo di George Harrison in questo progetto umanitario, primo tra tutti Kofi Annan, ex segretario generale delle Nazioni Unite;

–          Il Triplo Album, pubblicato il 20 dicembre 1971 (dalla durata di  1 h : 42 min : 57 s), vinse un Grammy Award  nel 1973 come miglior album dell’anno.

 

–          Il Madison Square Garden di New York sede dell’evento il 1° agosto 1971 nello stesso anno  (8 marzo) fu sede dello storico incontro di Boxe fra Joe Frazier  e Muhammad Ali (Cassius Clay) in quello che viene ricordato come “l’incontro del secolo”. Negli anni seguenti ospitò leggendari concerti come quello di Elvis del 10  giugno 1972 e l’ultimo concerto di John Lennon (con Elton John) il 30 agosto 1974.

 

TRACCE DEL TRIPLO ALBUM

Il triplo album Concert For Bangladesh, composto da 19 tracce, dalla durata di 1 h 42 ‘ 57 “, prodotto da George Harrison e Phil Spector per le etichette Apple Records/Sony Musica fu pubbloicato il 20 dicembre 1971. (Tutte le canzoni sono interpretate da George Harrison, tranne dove indicato.)

LP 1

LATO A

  1. George Harrison/Ravi Shankar introduction – 5:19
  2. Bangla Dhun (Ravi Shankar) – 16:40

LATO B

  1. Wah-Wah – 3:30
  1. My Sweet Lord – 4:36
  2. Awaiting on You All – 3:00
  3. That’s      The Way God Planned It (Billy      Preston) – 4:20

LP 2

LATO C

  1. It Don’t Come Easy (Ringo Starr) – 2:38
  2. Beware Of Darkness – 3:26
  3. Band introduction – 2:39
  4. While My Guitar Gently Weeps – 4:53

LATO D

  1. Medley: Jumpin’ Jack flash / Young Blood (Leon Russell / Leon Russell and Don Preston)- 9:27
  2. Here Comes The Sun – 2:59

LP 3

LATO E

  1. A Hard Rain’s A-Gonna Fall (Bob Dylan) – 5:44
  2. It Takes a Lot to Laugh, It Takes a Train to Cry (Bob Dylan) – 3:07
  3. Blowin’ In The Wind (Bob Dylan) – 4:07
  4. Mr. Tambourine Man (Bob Dylan) – 4:45
  5. Just Like a Woman (Bob Dylan) – 4:49

LATO F

  1. Something – 3:42
  1. Bangla-Desh – 4:55

Nel seguente video l’interpretazione di “While My Guitar Gently Weeps” di George nel corso dello storico concerto accompagnato alla batteria da Ringo Starr e con magistrale assolo alla chitarra di Eric Clapton:

BIBLIOGRAFIA

“Beatles, l’Enciclopedia“, Bill Harry, 2000, Arcana Musica, Roma;

“Anthology, The Beatles”, 2000, Rizzoli, Milano;

“John Lennon-Paul McCartney-George Harrison-Ringo Starr“, Alan Clayson, 2004,Mondadori, Milano;

https://it.wikipedia.org