www.targatocn.it EVENTI, 13 gennaio 2020, 09:15
Gli ottantacinque anni di Elvis Presley si festeggiano a Boves con 500 immagini del Re del rock
Grande esposizione in Santa Croce, aperta tutti i giorni, con concerto finale dei «Beat Circus» la sera di venerdì 17 gennaio
Iniziativa bovesana dedicata a quello che sarebbe stato
l’ottantacinquesimo compleanno dello statunitense «Re del rock», Elvis Presley,
nato l’8 gennaio 1935 e morto il 16 agosto 1977.
Gli appassionati Antonella Santovincenzo, Patrizia Tesser, Miky Cardellino,
Renzo Demaria ed Ernesto Zucconi, hanno allestito nella ex Confraternita di
Santa Croce di via Roma una esposizione, densa ed intensa, di quasi cinquecento
immagini, molte inedite, inclusi gli scatti fatti dagli stessi organizzatori in
viaggi nei luoghi della vita del divo, sia in Germania (suo unico soggiorno
europeo, a causa del servizio militare, a Bad Nauheim) che negli Stati Uniti (inclusa
la sua favolosa villa di Memphis, Tennesse, «Graceland», sin a «toccarne» il
pianoforte).
Curate sono le didascalie ed abbondano le curiosità (come quella dell’amicizia
di Elvis, uomo del «Sud» statunitense, non razzista, con il pugile Cassius
Clay, Mohamed Alì, cui regalò vistoso accappatoio chiaro indossato prima di
importante incontro). Nessun momento della sua esistenza è trascurato. Svariate
bandiere statunitensi completano l’allestimento.
In bacheche sono esposti molti oggetti e dischi, quelli che saranno oggetto
della esibizione finale dei «Beat Circus» (Andrea Borgna, Luca Castellino,
Roberto Cavallo e Carlo Pinna), rinforzati da Ernesto Zucconi alla tastiera
(con filmati dell’artista americano, anche protagonista in tante pellicole,
anche tre all’anno in certi periodi). Il concerto è fissato per venerdì 17
gennaio alle 21, nella stessa Confraternita.
Prima del taglio del nastro, nella mattinata di sabato 11, il sindaco bovesano
e il Consigliere delegato a cultura e manifestazioni (Maurizio Paoletti e
Raffaella Giordano), hanno ringraziato, sottolineato lo spessore culturale di
un momento che arriva in settimane post-natalizie «tranquille» come calendario
di iniziative, in una città che mai trascura questi aspetti della vita sociale.
Ernesto Zucconi ben ha voluto ribadire che l’iniziativa vuole essere anche
ideale gemellaggio culturale con Colleferro, città della provincia di Roma, da
cui arrivano alcuni degli organizzatori (e dove la manifestazione sarà ripetuta
a fine febbraio). Il collegamento è arrivato grazie ad un libro di qualche anno
fa su Elvis Presley scritto da Zucconi e «scoperto» dagli appassionati, laziali
e lombardi.
Il ricercatore ha riflettuto su come quella che fu sua passione giovanile,
allora contemporanea, con l’artista in piena attività (rilancio negli anni
Settanta, dopo una carriera all’apice nel decennio precedente, grandi ascolti
televisivi, dai tempi delle apparizioni all’Ed Sullivan Show, spettacoli a Las
Vegas ed alle Hawaii), rimanga attuale, carismatica anche sui giovani, capace
ancora di far presa, incarnazione del miglior spirito del sogno americano (il
passaggio dalla povertà alla ricchezza, senza perdere semplicità e generosità,
approccio etico di matrice religiosa molto stelle e strisce), un mito che resta
intramontabile, vivo ancora, a livello mondiale, anche ad inizio Terzo
Millennio.
L’autore torinese trapiantato a Boves, a distanza di venti anni (era il 2000)
ripropone un calendario, 2020, tutto dedicato ad immagini (tante in primo
piano) di The Pelvis.
Per l’allestimento gli organizzatori ringraziano l’attivo bovesano Celestino
Giordano, sempre gentile e disponibilissimo ad esaudire ogni richiesta di
aiuto ed assistenza.
L’apertura è sin al 17 gennaio, tutti i giorni tra le 10 e le 12 e le 16 e le
18.
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